Ci capito spesso e ogni volta penso la stessa cosa: Vicopisano ha veramente poco da invidiare alla celebre San Gimignano. Certo, non è mai stata solcata dai pellegrini in cammino per Roma, non vi avranno lasciato il segno artisti del calibro del Gozzoli o del Ghirlandaio, ma proprio grazie alla sua minore notorietà, in questo piccolo borgo immerso nella natura si respira ancora un’atmosfera rilassata e autentica che profuma di Medioevo. Ah, e se sei attratto dalle torri, sappi che Vicopisano ne conserva tredici, proprio come San Gimignano.
Bene, se ti ho convinto a visitare Vicopisano, cosa vedere e fare nel borgo e nei suoi dintorni puoi scoprirlo qui sotto. Ma prima di tutto…
Oggi è difficile capire a fondo l’importanza che Vicopisano ha rivestito nella sua lunga storia perché nel tempo la fisionomia del territorio è cambiata. Se le opere di regimentazione delle acque attuate dai Medici da una parte hanno migliorato la salubrità e la sicurezza della zona, dall’altra il borgo ha perso d’un colpo la centralità che lo rendeva tanto ambito e conteso, passando da fortezza inespugnabile a piccolo centro agricolo.
Vicopisano, posto su un colle alle pendici del Monte Pisano, sorgeva infatti alla confluenza dell’Arno con un ramo dell’Auser, due vie d’acqua molto importanti che collegavano l’abitato con Firenze, Lucca, Pisa e la costa tirrenica.
Si spiega così la quantità di torri di pregevole fattura, le possenti mura e quella rocca d’autore – è stata progettata nientemeno che dal Brunelleschi – che caratterizzano il borgo. Dapprima castello di dominio pisano, una volta conquistata dai fiorentini nel 1406, Vicopisano sarà la sede di un esteso vicariato finché non diventerà Comune con l’Unità d’Italia.
Presso l’ufficio turistico di Via Lante puoi trovare cartine e materiale informativo, ma Vicopisano è uno di quei posti in cui è bello girare senza un preciso itinerario.
Il mio consiglio è quello di entrare da uno degli ingressi e poi farti guidare dalla curiosità e dalla piacevolezza degli scorci che troverai numerosi tra vicoli, archetti, scale, orti e giardini pensili. In ogni caso cerca di non perderti gli edifici più belli e interessanti del borgo:
Si trova appena fuori dal centro e vicinissima al Rio Grande, lungo il quale ti consiglio di parcheggiare. La pieve, attestata già in epoca longobarda, ha l’abside stranamente orientata a ovest, probabilmente a causa della sua collocazione rispetto al tessuto urbanistico e viario preesistente. Realizzata con la locale pietra verrucana – il Monte Verruca con la sua fortezza si raggiunge con un trekking di appena 6 km -come gli altri altri edifici del territorio, la chiesa rispecchia a pieno lo stile Romanico Pisano, acquisito durante la sua ricostruzione (XI-XII secolo).
Prima di entrare, soffermati su alcuni particolari curiosi. Il bassorilievo inserito in facciata sembra essere un riuso di epoca longobarda raffigurante la decollazione del Battista, dedicatario della chiesa, mentre le incisioni sul fianco sinistro dell’edificio ci ricordano la presenza di un antico cimitero.
All’interno della chiesa, un tempo completamente affrescata, troverai tra le altre cose un’acquasantiera composta da due reperti archeologici assemblati insieme (un capitello romano e un cippo etrusco) e alcune colonne provenienti da edifici romani un tempo esistenti in zona. Dietro l’altare maggiore, un bellissimo gruppo ligneo del XIII secolo rappresenta la Deposizione di Cristo dalla Croce.
Un tempo molto più numerose, alla stregua di una piccola San Gimignano, sono ben tredici le torri che possiamo ammirare oggi passeggiando per i caratteristici chiassi di Vicopisano. Ecco gli esempi più interessanti:
In cima al poggio a cui salgono praticamente tutte le stradine si trova il Palazzo Pretorio con dietro la Rocca del Brunelleschi.
Palazzo Pretorio nasce nel Medioevo come sede del vescovo pisano e dopo la conquista fiorentina diventa residenza del vicario, che amministra la giustizia e le carceri.
Una volta conquistata la città (1406), i fiorentini necessitano anche di una nuova e più possente fortezza, e per progettarla chiamano il famoso architetto Filippo Brunelleschi. Il risultato è un’opera militare incredibilmente ingegnosa e innovativa; un sistema di protezione a buccia di cipolla, la cui efficienza era garantita da una serie di ponti levatoi che isolavano i vari livelli della fortificazione. Soluzione ancora più geniale è il poderoso muraglione che dal mastio della fortezza scende fino alla Torre del Soccorso (situata anticamente sul fiume Arno), da cui si poteva fuggire segretamente oppure far giungere viveri e guarnigioni di supporto.
Sia Palazzo Pretorio che la Rocca sono visitabili durante il fine settimana da fine marzo a fine novembre prenotando anticipatamente. Ah, se decidi di farlo, non perderti le carceri vicariali, dove si leggono ancora le migliaia e migliaia di scritte che hanno lasciato i carcerati in più di cinquecento anni di storia. Una testimonianza interessante e che invita a riflettere. Per info e prezzi puoi consultare l’apposita pagina del sito del Comune.
Una volta visitato il borgo, non perderti una sosta ristoratrice al circolo arci L’Ortaccio, un luogo accogliente e giovanile immerso nel verde che promuove spesso iniziative e attività per tutti i gusti e le età e nei cui spazi si tiene ogni anno la famosa Sagra della Chiocciola.
Siamo ai piedi del Monte Pisano, e qui il paesaggio è un continuo alternarsi di boschi, colline, ruscelli, mulini e terrazzamenti di olivi a perdita d’occhio. Se ti piace muoverti lentamente e nella natura, quindi, non rimarrai deluso: ti basterà scegliere uno dei tanti percorsi realizzabili a piedi e in bici. Uno di questi va alla scoperta del Romanico e dell’antica tradizione dell’olio d’oliva, e lo puoi fare con me.
Se preferisci camminate più impegnative, sappi invece che da Vicopisano si raggiungono con facilità due vette del Monte Pisano: il Monte Castellare e la Verruca, con la sua fortezza e i resti del monastero di San Michele.
Rimanendo nelle vicinanze puoi visitare il borgo di Buti, ad appena 5 km di distanza; se invece vuoi unire il relax alla natura e all’arte, in estate ti consiglio una giornata in piscina nel bellissimo contesto del parco termale di Uliveto Terme (sì, dove si confeziona l’acqua Uliveto), al cui interno si trova la graziosa chiesa di San Martino al Bagno.
Festa Medievale di Vicopisano
Ogni primo fine settimana di settembre Vicopisano torna allo splendore di castello medievale. Una festa che ha passato le venticinque edizioni e che si fregia di una certa cura al dato filologico: dagli abiti, cuciti a mano e tirati a telaio, ai piatti cucinati nelle taverne secondo autentiche ricette medievali (da consumare rigorosamente con un mestolo di legno) al grosso pisano, unica valuta accettata, da procurarsi alla gabella prima di entrare alla festa.
Festa Dèi Camminanti
organizzata nell’ultimo fine settimana di marzo, si tratta di una festa in più giornate in cui da Vicopisano partono escursioni e camminate per tutto il Monte Pisano e oltre. Numerose anche le iniziative che animano il borgo tra picnic, mercatini, street food e concerti.
Vicopisano Castello in fiore
Solitamente a maggio, è un’occasione immancabile per godere del centro storico di Vicopisano e della sua rocca colorati da fiori e piante, ma anche per escursioni sul Monte Pisano e passeggiate alla ricerca di erbe commestibili.
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3 risposte a “Vicopisano: cosa vedere e fare nel borgo delle belle torri”
Interessante e piacevole da vedere
Interessante, luogo da vedere
Condivido il tuo pensiero Graziella, è un piccolo borgo non troppo conosciuto e ancora molto verace che merita di essere visitato se ci si trova in zona!